La gnatologia è una branca dell’odontoiatria dedicata alla fisiologia e alla patologia della funzione della bocca, essenzialmente quella masticatoria. Studia e analizza i rapporti tra le ossa mascellari, i denti, l’articolazione temporo-mandibolare ed i muscoli masticatori, compresa la lingua.
Valuta quindi le alterazioni che possono compromettere le funzionalità della bocca in apertura e chiusura, i difetti di combaciamento dei denti, o del movimento mandibolare e dei muscoli che possono causare usure dei denti, dolori al viso, al collo, mal di testa e bruxismo, fino a vere e proprie alterazioni della postura del corpo.
In molti di questi casi è necessaria una stretta collaborazione tra lo specialista in gnatologia ed altri specialisti tra i quali il posturologo, l’ortodonzista e il chirurgo maxillo-facciale.
I disturbi dell’apparato masticatorio infatti possono limitare la vita del paziente, a causa del dolore generato dai movimenti della bocca: alterazioni dell’occlusione dentale che possono arrivare fino all’impossibilità di aprire completamente la bocca, o addirittura causare dolori alla schiena.
La gnatologia si occupa di risolvere queste problematiche, sfruttando spesso apparecchiature in resina rimovibili (i c.d. bite dentali), oppure fisse (splint stabilizzanti). Lo scopo di entrambi è di risolvere i problemi di contrattura muscolare, spesso legati ad un’occlusione sbilanciata o alterata da malposizioni dei denti.
Nonostante esistano diverse scuole gnatologiche e altrettanti orientamenti terapeutici, i dispositivi più utilizzati ed efficaci sono le placche di svincolo occlusali, dispositivi intraorali di rilassamento muscolare, come la placca Michigan, detti anche bite-planes, Vedi un esempio. (4)